Lucia Coppola - attività politica e istituzionale | ||||||||
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Accolgo con soddisfazione il positivo riscontro, da parte della Quinta Commissione del Consiglio provinciale, relativo alla mia proposta di audire i lavoratori del Muse, giovani laureati che vivono condizioni a dir poco precarie e disagiate ed ora rischiano il licenziamento a causa del nuovo contratto. 200 dimissioni in 10 anni infatti sono piuttosto preoccupanti ed ora si chiede a gran voce l’intervento della Provincia perché è davvero inammissibile che un ente così all’avanguardia nella proposta culturale del Trentino non sia nelle condizioni di garantire un lavoro equo in particolare per quanto attiene le guide del Muse. Sono i cosiddetti pilot, giovani molto preparati e competenti, altamente qualificati, che svolgono il compito di accompagnamento nella visita al Muse per i gruppi organizzati, scolaresche e visitatori. Da anni sono dipendenti di tre cooperative che li impiegano sulla base di un bando stipulato con la Provincia. I cosiddetti pilot, una trentina, sono tornati a protestare per le paghe troppo basse e l’organizzazione del lavoro: contratti di 36 ore settimanali, altri di 18 che spesso finiscono per costringere i lavoratori a fare le stesse ore. Il Muse infatti raccoglie prenotazioni da scuole e gruppi e poi chiede alle cooperative di coprire i servizi. Le cooperative organizzano i turni, anche 90 visite al giorno, nonostante ciò significhi lavorare più ore di quante sono previste nel contratto. Poi si procede coi recuperi, lasciando a casa i lavoratori o aumentando il monte ore mensile contrattuale, in modo da non pagare gli straordinari. Una specie di banca ore fuori dalle regole sindacali e non concordata che rende fluttuante e disordinato il lavoro, poco rispettoso di chi non può organizzare la propria vita e che pur avendo titoli di studio alti fa i conti con retribuzioni di 1.200 o 1.300 euro mensili. Troppo pochi per vivere in Trentino. L' Assessora Gerosa che li ha incontrati ha promesso di vigilare affinché non ci siano licenziamenti o tagli di ore. È stato aperto un dialogo ma è giusto che il tema passi attraverso il vaglio delle due Commissioni congiunte, la terza e la quinta. E che la Provincia si faccia carico della sorte di questi lavoratori così importanti per il prestigioso e visitatissimo Muse.
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LUCIA COPPOLA |
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